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Calcio: 14 provvedimenti di D.A.Spo, per gli scontri in occasione dell’incontro A.C. Monza – Genoa C.F.C del 10 dicembre scorso

Il Questore della provincia di Monza e della Brianza ha disposto 14 provvedimenti di D.A.Spo., della durata da uno a cinque anninei confronti di 14 tifosi, appartenenti tutti alla tifoseria del Genoa, che in occasione dell’incontro “A.C. MONZA – GENOA C.F.C.”, valevole per la 15^ giornata del Campionato di Serie A 2023/2024, del 10 dicembre scorso, disputatosi presso l’U-Power Stadium di Monza, al termine della gara si sono resi responsabili dei di porto d’armi e oggetti atti ad offendere, oltre che di resistenza e violenza o minaccia a pubblico ufficiale.

In quella occasione nelle fasi di afflusso delle tifoserie, verso le ore 14.00 circa, un’ora prima dell’inizio della gara, un gruppo di tifosi genoani, a bordo di alcuni minivan ed auto, in prossimità della rotonda di Viale Stucchi e Viale Sicilia, fermavano la marcia e scendevano dai mezzi travisati e armati di bastoni, tubi idraulici in plastica dura e aste di bandiera, con il chiaro intento di dirigersi verso l’abituale punto di ritrovo della tifoseria ultras del Monza presente lungo Viale Sicilia e in procinto di spostarsi in gruppo come di consueto verso il gate di ingresso della curva sud, al fine di giungere ad uno scontro con l’opposta tifoseria.

Un vero e proprio “agguato” che è stato bloccato solo dall’intervento tempestivo del personale in servizio di Ordine Pubblico che è riuscito a contenere i tifosi liguri ed a bloccarli permettendo così di evitare qualsiasi contatto con la tifoseria locale, che nel frattempo, resasi conto di quanto stava accadendo cercava di avvicinarsi.

A questo punto, gli operatori della Polizia di Stato procedevano all’identificazione di tutti i partecipi alle intemperanze e in questa fase, un componente del gruppo genoano, travisato, si avventava verso il Dirigente del servizio di Ordine Pubblico aggredendolo, spintonandolo e facendolo rovinare a terra.

Immediatamente il soggetto veniva bloccato e identificato e, contemporaneamente, la Polizia cercava di respingere il resto del gruppo ultras che voleva, nel frattempo, sottrarlo al controllo.

Nuovamente bloccati, venivano compiutamente identificati e poi fatti risalire sui propri mezzi conducendoli nel settore loro dedicato, dopo aver perquisito le vetture e sequestrato tutte le armi e gli oggetti atti ad offendere in loro possesso.

A seguito di tali fatti gli operatori della Polizia di Stato della DIGOS e della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Monza e della Brianza iniziavano mirati ed immediati accertamenti finalizzati alla individuazione delle persone coinvolte nelle violenze. Attraverso, quindi, un’attività info-investigativa che ha coinvolto anche le Squadre Tifoserie delle Divisioni Digos delle Questure di Genova e Alessandria, si è giunti all’identificazione di tutti i tifosi facinorosi.

In particolare, alla luce delle risultanze acquisite, anche dalle immagini video-fotografiche della Polizia Scientifica in servizio di Ordine Pubblico, sono stati emessi dal Questore della provincia di Monza e della Brianza, 14 D.A.Spo., tutti nei confronti dei supporter della squadra ligure, undici della durata di anni 1, uno della durata di anni 3 e due della durata di anni 5.

Dodici dei tifosi colpiti dai provvedimenti amministrativi hanno un’età compresa tra i 16 e i 22 anni, uno di anni 25 e il tifoso resosi responsabile dell’aggressione al Dirigente del Servizio di Ordine Pubblico di anni 45. Tutti i supporters sono residenti a Genova e provincia e uno di loro nella provincia di Alessandria,nonché sei di essi recidivi in quanto già colpiti da provvedimenti Da.Spo per fatti specifici avvenuti in altre manifestazioni sportive o con precedenti penali o di polizia.

L’adozione dei provvedimenti è stata presa valutando anche i precedenti specifici dei soggetti e il comportamento tenuto il giorno dell’evento sportivo, considerando altresì il fatto che quasi tutte le persone identificate erano già state destinatarie di uno o più provvedimenti di D.A.Spo..

Infatti, nei loro confronti è stata applicata l’aggravante della recidiva, con conseguente imposizione dell’obbligo di presentazione alla PG in occasione delle partite che la loro “squadra del cuore” giocherà nei prossimi anni in tutte le manifestazioni calcistiche.

Tutti i provvedimenti sono stati notificati alle parti e sono stati convalidati – nella parte relativa all’obbligo di firma – dal Giudice delle Indagini Preliminari presso il Tribunale di Monza ed ilTribunale per i Minorenni di Milano, che hanno valutato la gravità dei comportamenti tenuti dai tifosi genoani, nonché la loro pericolosità.

 

 

Calcio, Milan e Roma avvicinano l’Italia al 5° posto in Champions

La qualificazione del Milan e della Roma agli ottavi di Europa League rappresenta un passo importante al ranking Uefa, da parte del calcio italiano.

La possibilità di poter portare cinque club italiani nella prossima edizione della Champions League. Dopo il passaggio del turno di rossoneri e giallorossi l’Italia è sempre al comando con 15.571 punti davanti alla Germania (14.500) e all’Inghilterra (13.875).

A pesare sono le prime due posizioni: la corsa è sull’Inghilterra, attualmente al terzo posto. L’Italia è l’unica tra le top Federazioni ad avere ancora tutte le sue squadre in corsa: Inter, Milan, Napoli, Lazio, Fiorentina, Roma e Atalanta.

ph credit pixabay

Supercoppa: Napoli in finale, Fiorentina battuta 3-0

Il Napoli è riuscito a conquistare la finale della Supercoppa Italiana battendo la Fiorentina per 3-0 allo stadio Al -Awwal di Riad, in Arabia Saudita.

L’altra sfida ora è tra Inter e Lazio in programma il 19 gennaio sempre nella capitale del paese del Golfo Persico.

Simeone e Zerbin (doppietta) i marcatori. Mazzarri ha scelto di mischiare le carte in tavola, schierando Mazzocchi vicino a Di Lorenzo che ha affiancato Juan Jesus e Rrhamani in una difesa a tre.

In fase difensiva è stato molto apprezzato un 5 4 1 con Mario Rui che ha scalato sulla destra. A centrocampo Cajuste con Lobotka. Sulle fasce Politano e Kvaratskhelia. Simeone di punta.

Mazzarri ha cambiato la pelle al Calcio Napoli tornando su un modulo a lui più congeniale e dando certezze alla fase difensiva. E poi la debolezza della Fiorentina in attacco ha fatto il resto.

ph crediti 2anews

Claudio Ranieri: “Il calciomercato dovrebbe finire prima del 31 agosto!”

“Non capisco che bisogno ci sia di tenere il mercato aperto sino al 31 agosto quando il campionato è già iniziato”. Le parole di Claudio Ranieri, che ha idee chiare se sui ‘tempi’ del calciomercato. Tutti sanno che i veri colpi si fanno alla fine – ha spiegato in conferenza stampa l’allenatore romano del Cagliari, 72 anni il prossimo ottobre -. Sarebbe bello chiudere la campagna acquisti prima
della Coppa Italia. E invece arriveranno a fine agosto i giocatori che sarebbe stato meglio avere un mese fa per fargli cambiare abitudini e adattarli alle esigenze della nuova squadra”.

Ranieri dà voce al pensiero di migliaia di tifosi criticando le nuove scelte e dinamiche di acquisto del calciomercato.

Con la Coppa Italia al via domani, riprendono anche gli impegni ufficiali dei club di serie A, ma molte squadre sono ancora in ballo, impegnate sugli acquisti da poter fare.

foto crediti skysport

Si è spento all’età di 72 anni Idris, giornalista di ‘Quelli che il calcio’

Si è spento ieri, all’età di 72 anni, Edrissa Sanneh meglio conosciuto col nome di Idris. L’opinionista televisivo, diventato famoso grazie al programma ‘Quelli che il calcio’, era nato in Gambia nel’51. Era ricoverato in ospedale a Brescia da alcune settimane.

Grande tifoso della Juventus, Idris arrivò in televisione grazie a Fabio Fazio e al suo programma ‘Quelli che il calcio’.

“Caro Idris, Quanti ricordi e quante risate! Grazie per la tua amicizia e per la tua ironia. Sono stati anni bellissimi quelli che abbiamo trascorso insieme. Mancherai tantissimo” Fabio Fazio.

Idris aveva una famiglia molto numera. Composta da 21 fratelli. Dopo gli studi in Senegal, è arrivato in Italia nel’72 con una borsa di studio vinta a Perugia. Quindi si è spostato a Brescia con un’italiana dalla quale ha avuto 4 figli. Qui aveva iniziato a lavorare nelle radio, emittenti locali, e in discoteca come dj. Poi la svolta con la televisione e il mondo del giornalismo sportivo.

Nel 1989 vinse Star 90, programma di Canale 5 per nuovi talenti. Poi l’arrico a Quelli che il calcio e ospitate in diversi programmi televisivi come opinionista.

Era molto apprezzato per la sua verve, irrequitezza, spontaneità e simpatia.

da youtube

Mondiali calcio femminile: giocatrice scende in campo con il velo, è la prima volta in assoluto

Per la prima volta una giocatrice appare in campo con il velo a un mondiale. Si tratta di Nouhaila Benzina, difensore del Marocco, diventata la prima calciatrice a giocare una partita della Coppa del Mondo femminile con il hijab: la Fifa ha tolto da quasi dieci anni il divieto del velo, una disposizione prevista in passato per la sicurezza anche in campo.

La giovane non aveva giocato la partita inaugurale contro le tedesche, mentre è partita titolare nel match contro la Corea del Sud vinto con 1-0 da parte del Marocco. Una vittoria senza precedenti alla rassegna iridata di calcio femminile per le marocchine: decisiva è stata la rete di Ibtissam Jraidi. La nazionale allenata da Reynald Pedros, travolta dalla Germania con un punteggio di 6-0 nella prima gara, resta così in corsa per la qualificazione agli ottavi di calcio. Si deciderà tutto nell’ultima gara del girone (H) nella sfida con la Colombia.

foto crediti messaggeroveneto.it

La Juve è fuori dalle coppe e multata

La Juventus è fuori dalle coppe per la stagione prossima di campionato 2023-2024, non parteciperà infatti alla Conference League, e dovrà pagare dieci milioni di euro di multa, con in ballo ulteriori dieci, “se i bilanci annuali del club per gli anni finanziari 2023, 2024 e 2025 non saranno conformi ai requisiti contabili”.

Non è ufficiale, ma al posto dei bianconeri in Europa entrerebbe la Fiorentina, che aspetta comunicazioni e si dice pronta ai playoff. La decisione è della Uefa per il mancato rispetto del settlement agreement, l’accordo con cui lo scorso agosto i bianconeri si erano impegnati a rientrare parametri del fair play finanziario entro il 2025.

Le indagini sulla Juventus, e anche sul Chelsea, erano state aperte dalla Cfcb, l’organo di controllo finanziario dei Club Uefa ed è stata la Prima camera di questo organismo a deliberare che il club bianconero ha violato l’accordo transattivo firmato nell’agosto 2022.

Una sorta di patteggiamento per i bianconeri con l’organismo internazionale, che assicura alla squadra la certezza di potersi guadagnare sul campo l’eventuale partecipazione alla Champions nella stagione 2024-2025. Nei fatti chiude i conti del club con i tribunali sportivi anche internazionali.

E’ morto Sinisa Mihajlovic, aveva 53 anni

E’ morto all’età di 53 anni Sinisa Mihajlovic, dopo una lunga battaglia contro la leucemia mieloide acuta: l’ex calciatore serbo e allenatore del Bologna.

La famiglia del tecnico serbo ha diramato un comunicato nel quale ha annunciato la scomparsa, definendo la sua morte come “ingiusta e prematura”. “Uomo unico professionista straordinario, disponibile e buono con tutti – si legge nel comunicato diffuso da parte della famiglia -. Coraggiosamente ha lottato contro una orribile malattia. Ringraziamo i medici e le infermiere che lo hanno seguito in tutti questi anni, con amore e rispetto”.

“Hai lottato come un leone in campo e nella vita. Sei stato esempio e hai dato coraggio a molti che si trovano ad affrontare la malattia. Ti hanno descritto come un sergente di ferro, hai dimostrato di avere un gran cuore. Sei e resterai sempre un vincente.
A Dio Sinisa Mihajlovic” le parole della premier Giorgia Meloni e di Matteo Salvini che dice sui social “Non ci voglio credere, stramaledetta bastarda malattia – ha scritto nel messaggio sociale a corredo di una foto con Mihajlovic -. Buon viaggio Sinisa, campione dentro e fuori dal campo. Ci mancherai, tanto”.

Matteo Salvini e Sinisa Mihajlovic erano uniti da una grande amicizia.

“Tristezza. Ammirazione. Rispetto. Ci lascia un grande. Ciao”, le parole del segretario del Pd Enrico Letta.

Mihajlovic,3 anni fa annunciò la sua malattia con le lacrime agli occhi. Da calciatore è stato centrocampista e difensore di tante squadre – dalla Stella Rossa di Belgrado all’Inter – e poi sulle panchine di vari club italiani: Inter, Catania, Fiorentina, Milan, Torino, Sampdoria, Bologna. Ha vestito anche le maglie di due nazionali: Jugoslavia, e Serbia-Montenegro. Nato a Vukovar, madre croata e padre serbo, Sinisa dopo aver vissuto gli orrori della guerra etnica si mise in luce con la Stella Rossa, vincendo la Coppa dei campioni a 22 anni. Attirando l’attenzione con il suo potente sinistro, micidiale nei calci piazzati (28 le reti realizzate solo in serie A). Arrivato con la Roma om Italia nel 1992, due anni dopo è passato alla Sampdoria, dove divenuto il pupillo del tecnico Sven Goran Eriksson che lo ha valorizzato, schierandolo al centro della difesa. Nel 1995 ha conosciuto la donna della sua vita, Arianna Rapaccioni, che ha poi sposato l’anno successivo.

La coppia ha avuto sei figli. A giugno 2021 avevano festeggiato le nozze d’argento dicendosi nuovamente sì, con una romantica cerimonia avvenuta a Porto Cervo. Sinisa con la maglia biancoceleste dal 1998 al 2004, divenne l’idolo della tifoseria che ripaga con un totale di 20 gol, suo record con la stessa maglia. Chiudendo la carriera nel 2006, dopo due stagioni all’Inter. Da tecnico si guadagno l’appellativo di “sergente”. Era molto amato da tifosi e squadra. Pregavano per lui recandosi anche in pellegrinaggio al Santuario di San Luca e sotto la finestra dell’ospedale dove era in cura.

Ha malore mentre si allena: morto calciatore di 16 anni

Un ragazzo di 16 anni, Mouhssine Oussama, è morto in ospedale, dopo essere stato ricoverato d’urgenza per un malore subentrato, mentre stava giocando a calcio. Il ragazzo giovedì sera si stava allenando sul campo di Laterina quando avrebbe avuto improvvisi capogiro.

E’ subito stata chiamata un’ambulanza per portare il 16enne in ospedale, ma il giovane è deceduto in Pronto soccorso.

Il ragazzo abitava a Levanella di Montevarchi e giocava per l’Arno Laterina.

Morto a 20 anni durante una partita di calcetto

Stava giocando a calcetto e si è accasciato davanti ai compagni di squadra: morto ventenne mentre era in campo a Sant’Elia a due passi dallo stadio dove gioca il Cagliari.

Il giovane, che ha anche giocato tra i dilettanti, stava disputando una partita tra amici e si è sentito male improvvisamente.

Sul posto sono corse anche due autoambulanze del 118 ma tutti i tentativi di rianimare il ragazzo sono stati inutili.

Si chiamava Andrea Musiu. Vent’anni compiuti ad aprile, era molto conosciuto nell’ambiente calcistico isolano. Cresciuto nelle giovanili del Cagliari, aveva disputato l’ultimo campionato con la Ferrini Cagliari, società dilettantistica molto nota nel Cagliaritano. Ma aveva giocato anche nel Quartu 2000, altro club molto noto nella città metropolitana di Cagliari.