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Marocco: nuova scossa, oggi di magnitudo 3.9 a sud di Marrakech

Una scossa di magnitudo 3.9 ha colpito questa mattina alle ore 9:59 ora locale (le 10:59 in Italia) il Marocco, a sud di Marrakech, nella stessa area in cui è stato registrato il sisma di magnitudo 7 venerdì scorso, di notte: lo riporta sul suo sito l’Istituto geofisico statunitense Usgs.

L’ipocentro del terremoto odierno è stato localizzato a 10 chilometri di profondità.
Intanto il bilancio delle vittime del 7 settembre 2023 sale a oltre 2000 morti e duemila feriti.

foto crediti ragusanews

Mondiali calcio femminile: giocatrice scende in campo con il velo, รจ la prima volta in assoluto

Per la prima volta una giocatrice appare in campo con il velo a un mondiale. Si tratta di Nouhaila Benzina, difensore del Marocco, diventata la prima calciatrice a giocare una partita della Coppa del Mondo femminile con il hijab: la Fifa ha tolto da quasi dieci anni il divieto del velo, una disposizione prevista in passato per la sicurezza anche in campo.

La giovane non aveva giocato la partita inaugurale contro le tedesche, mentre è partita titolare nel match contro la Corea del Sud vinto con 1-0 da parte del Marocco. Una vittoria senza precedenti alla rassegna iridata di calcio femminile per le marocchine: decisiva è stata la rete di Ibtissam Jraidi. La nazionale allenata da Reynald Pedros, travolta dalla Germania con un punteggio di 6-0 nella prima gara, resta così in corsa per la qualificazione agli ottavi di calcio. Si deciderà tutto nell’ultima gara del girone (H) nella sfida con la Colombia.

foto crediti messaggeroveneto.it

Marocco, si continua a scavare nel pozzo per salvare il piccolo Ryan

Un bambino di 5 anni, caduto martedì scorso nel pomeriggio, in un pozzo nelle vicinanze di Chefchauen, a nord del Marocco è ancora intrappolato sotto terra.

Si cerca da tantissime ore di trarlo in salvo.

Il papà del bambino ha raccontato alle forze dell’ordine e ai soccorsi, che mentre lo teneva d’occhio all’improvviso è sparito, ed è caduto lì sotto. Inghiottito dal pozzo che il papà contadino aveva coperto con plastica e legna.

Un volo di ben 60 metri di profondità in un pozzo che ha pareti strettissime di circa venti centimetri che in qualche modo hanno però attudito lo schianto.

Il villaggio si è mobilitato tutto per poterlo salvare.

Una storia che ricorda tanto quella italiana del nostro piccolo Alfredino Rampi, a Vermicino, sempre di 5 anni, avvenuta a giugno dell’81, quando sul posto oltre ai soccorsi e alle forze dell’ordine, si recò, anche il presidente della repubblica Sandro Pertini, per poter conforto ai genitori, ai soccorritori e agli italiani.

Ma per lui non ci fu nulla da fare.

“Le operazioni di perforazione sono eseguite con cautela per evitare ogni possibilità di crollo”. Ha detto il funzionario coinvolto nelle operazioni di soccorso e salvataggio.

Un’intera montagna è stata sbancata stanotte, con l’arrivo del sesto bulldozer. Un cratere di 30 metri, parallelo al pozzo, è stato aperto, per poter raggiungere il bambino. Cercando di poter anche creare un corridoio di 3 metri.

Tante le ore per il bambino al freddo e senza cibo.

Ai microfoni di una emittente locale il responsabile del comitato di soccorso ha detto che il piccolo ha chiesto di bere dell’acqua, alle 3 di questa mattina. Quando una piccola telecamera è stata introdotta nel pozzo per cercare di raggiungerlo, scoprendolo sveglio e cosciente, dopo quasi 40 ore di calvario: “Ryan parla e risponde alle domande”.

Dall’alba i soccorritori stanno cercando con gli escavatori di bucare la roccia circostante.

Ieri ci sono stati anche degli smottamenti, che hanno fatto temere il peggio.

ph crditi leggo.it