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Treviso, a Castello di Godego un bar fa pagare le bestemmie, i soldi raccolti verranno dati in beneficenza

A Castello di Godego (in provincia di Treviso), un locale, il Bar Sport, ha deciso di far pagare le bestemmie. Come riporta Il Gazzettino, i gestori – Daniele, Michela e la loro figlia Camilla – hanno esibito sul bancone un cartello (posizionato su un barattolo di vetro) che recita: “1 bestemmia 1 euro; 3 bestemmie 2,5 euro; bestemmia d’autore 5 euro”. “L’idea mi è venuta al ritorno dalle ferie. Nel bar erano presenti due avventori che stavano discutendo animatamente, con un intercalare continuo di bestemmie. Il tutto vicino a un bambino che stava con la mamma. Ecco, in quel momento ho pensato che dovevo fare qualcosa ed è nata questa idea”, ha spiegato Camilla.

I clienti – ha aggiunto Camilla – “l’hanno presa bene. Finora nessuno si è lamentato. Anzi, quasi tutti hanno messo dentro il vaso l’euro senza bisogno di alcun richiamo, che comunque non facciamo perché non ci sono obblighi. Qualcuno ha messo soldi preventivamente dicendo che sicuramente in giornata qualcuna gli sarebbe scappata”.

“Cosa ne faremo dei soldi raccolti? Quando avremo riempito il vaso li devolveremo tutti in beneficenza a qualche associazione locale”, ha concluso la donna.

foto crediti da facebook

Conegliano (Treviso), una donna uccisa in casa: 4 arresti, anche per l’ex marito

I carabinieri di Treviso hanno arrestato quattro persone in quanto accusate dell’omicidio di una donna di anni 72, Margherita Ceschin, ritrovata priva di vita nella sua abitazione a Conegliano il 24 giugno scorso. Si trerebbe di un presunto mandante del delitto, l’ex marito della vittima, di anni 80, il quale avrebbe agito in concorso e la complicità di altre tre persone, una 32enne di origini dominicane e di due connazionali della donna, un 38enne e un 41enne (quest’ultimo trovato pure in possesso di circa tre etti di cocaina). Alla base del crimine, secondo le ipotesi degli investigatori, vi sarebbero gli accesi attriti tra i due coniugi. Liti che sarebbero state determinate da ragioni patrimoniali connesse alla pratica di divorzio che la coppia aveva in corso.

La vittima era stata colpita in testa, poi soffocata e abbandonata sul divano con il torace sfondato.

foto crediti ilgazzettino.it

Maserada sul Piave, 17enne morto accoltellato durante una lite

Una lite avvenuta tra ragazzini e finita male, con una coltellata fatale al ventre. È morto Aymen Adda Benameur, studente di 17 anni di origini algerine accoltellato a morte ieri pomeriggio a Maserada sul Piave in provincia di Treviso. Poco dopo, i carabinieri hanno fermato i presunti responsabili, due minorenni e un maggiorenne che è stato fermato.

I tre tentavano di nascondersi nel giardino sul retro dell’Hotel ristorante “Dotto”, a 300 metri di distanza circa dal luogo del delitto. I giovani sono stati accompagnati in caserma per essere sentiti dal magistrato di turno, il pubblico ministero Davide Romanelli, e nella tarda serata è arrivata la svolta, con la messa in fermo del presunto killer.

Oderzo (Treviso), 52enne accoltella avvocatessa e si suicida

A Oderzo (Treviso) un 52enne è stato trovato morto nella propria abitazione, probabilmente suicida. Poco prima, aveva ferito a coltellate un’avvocatessa, Meri Zorz, 50enne nel corso di un incontro nello studio legale della donna a Oderzo. La vittima, soccorsa e ricoverata in ospedale, non è, per fortuna, in pericolo di vita.

L’aggressione sarebbe nata a seguito di una discussione tesa avvenuta tra l’uomo, da tempo cliente dello studio legale, e l’avvocatessa, in merito a un contenzioso civile seguito dalla professionista. La donna, colpita agli arti superiori, ha riportato ferite superficiali. L’uomo, datosi alla fuga subito dopo l’accaduto, e ricercato dai carabinieri, è stato rintracciato ieri in un rustico appartenente alla propria famiglia, privo di vita.

foto crediti lanazione.it

Trovato morto in casa, dopo il suo corpo divorato dai suoi cinque cani

E’ stato trovato morto in casa, forse per un malore, e i suoi 5 cani, tre meticci e due boxer, impossibilitati a cercarsi del cibo pda soli, per oltre 10 giorni, hanno deciso di farne del suo cadavere uno scempio. Una vicenda terribile quella che giunge a Vittorio Veneto,  Treviso. Il corpo senza vita è quello di un uomo di 56 anni e con un passato burrascoso alle spalle.A dare l’allarme la sorella, che non riusciva più a mettersi in contatto con lui da  qualche tempo.

Una volta arrivati sul posto, le forze dell’ordine e  vigili del fuoco, sono rimasti sconvolti da quanto hanno visto davanti agli occhi.

Un corpo in avanzato stato di composizione e sbranato dai cani. Rimasti senza cibo né acqua per giorni e giorni. Forse 15.