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Sparatoria nel Mississippi, ci sono 6 morti e un arresto

Un’ennesima strage si è consumata in America.

In una zona rurale a Sud, nello Stato del Mississippi, in una cittadina che si chiama Arkabutla. I morti stavolta sono sei, il sospettato è stato arrestato. Tra le vittime, anche l’ex moglie, il nuovo marito dell’ex moglie e il patrigno dell’omicida.

Secondo la prima ricostruzione dei fatti, fatta dalla polizia, verso le ore 11 del mattino, ora locale, l’uomo ha prima sparato a una persona che sedeva al posto di guida di un pickup, parcheggiato all’esterno di un negozio, armato con un fucile e due pistole, e poi si è subito spostato in una casa vicina per uccidere una donna. L’omicida a questo punto ha preso un’auto ed è andato a un’altra casa, che si ritiene sia la sua residenza, dove ha ucciso altre due persone. E’ stato quindi inseguito dalla polizia fino a una seconda abitazione e qui è stato arrestato: troppo tardi, se è vero che in questo terzo luogo sono state trovate morte altre due persone.

Le autorità locali hanno identificato il sospetto l’uomo che ha 52 anni. Il governatore del Mississippi Tate Reeves ha confermato la strage e la sua cattura: “Crediamo che abbia agito da solo, il suo movente non è noto”.

foto crediti corriere

Attacco armato in una chiesa cattolica a Owo, in Nigeria

Si era parlato inizialmente di almeno 50 persone di cui molti bambini. Altre ferite gravemente a causa di un attacco terroristico messo in atto in una chiesa cattolica dedicata a San Francesco d’Assisi a Owo, in Nigeria: la dinamica della strage non è ancora del tutto chiara, ma sembrerebbe che sia avvenuta verso la fine della messa di Pentecoste, e che sia stato compiuto da più persone, un commando, per la precisione, come raccontato anche dal sacerdote che stava celebrando la messa, Andrew Abayomi, alla BBC.

La conferenza episcopale parta invece di 21 morti, come bilancio ufficiale. Nessun sacerdote, rapito.

“Che si intensifichino gli sforzi per dare la caccia agli aggressori”. Ed è questa l’esortazione della Conferenza episcopale cattolica della Nigeria verso il governo all’indomani del massacro.

Il presidente della Conferenza episcopale, monsignor Lucius Ugorji, ha sottolineato il suo “grande shock e tristezza” per l’attacco: “Nessun luogo sembra essere di nuovo al sicuro nel nostro Paese, nemmeno i sacri recinti di una chiesa. Condanniamo con la massima fermezza lo spargimento di sangue innocente nella Casa di Dio. I criminali responsabili di tale atto sacrilego e barbaro dimostrano la loro mancanza del senso del sacro e del timore di Dio”.

ph crediti lacnews24