Archives

Vaiolo delle scimmie, altri due casi in Italia

Salgono a tre i casi confermati in Italia di vaiolo delle scimmie e sono tutti in carico all’Istituto Spallanzani di Roma.

Al caso di ieri se me aggiungono oggi altri, confermati dalle analisi, e sono correlati al caso zero.

Lo si apprende dall’assessorato alla sanità della Regione Lazio.

“Questa non è una nuova malattia e non deve destare allarme. In Italia c’è solamente un caso. Gli altri 2 ricoverati da noi sono molto sospetti ma non abbiamo ancora certezza: ad ore potremmo averla. È un vaiolo minore. Ha una sintomatologia più lieve del vaiolo tradizionale. Assolutamente no allarme, ma grande attenzione. La buona notizia è che lo abbiamo preso, credo in tempo. Lo abbiamo già sequenziato.
Lunedì o martedì lo isoleremo. Da lì potranno partire le classiche prove per vedere se il vaccino attualmente disponibile può essere neutralizzante o meno. La scienza va avanti. All’opinione pubblica: non vi allarmate”. Così Francesco Vaia, direttore generale dell’Istituto Spallanzani su Rai Radio1 a Che giorno è.

E su chi è già stato vaccinato contro il vaiolo aggiunge: “Tutte le società di malattie infettive concorrono insieme nel dire che chi è vaccinato non dovrebbe correre nessun rischio. Da qui a dire: vacciniamoci tutti in questo momento, ce ne corre: Piano. Se ci saranno le evidenze e se ci saranno le esigenze saremo i primi a dirlo”.

Ma come ci si contagia e quali sono i sintomi più eclatanti?

La malattia spesso si esaurisce con sintomi che di solito si risolvono spontaneamente entro 14-21 giorni, non è molto contagiosa tra gli uomini e si trasmette attraverso l’esposizione alle goccioline esalate e dal contatto con lesioni cutanee infette o materiali contaminati.

I sintomi più comuni sono: febbre, mal di testa, dolori muscolari e eruzioni cutanee. Possono essere lievi o gravi e le lesioni possono essere anche molto pruriginose o dolorose.

A spiegarlo è l’Oms, a fronte di vari casi segnalati in Europa, Stati Uniti e ora anche in Italia.

Il periodo di incubazione del vaiolo delle scimmie è generalmente compreso tra 6 e 13 giorni, ma può variare da 5 a 21 giorni. Il serbatoio dell’animale rimane sconosciuto, anche se è probabilmente venga preso attraverso i roditori. Il contatto con animali vivi e morti attraverso la caccia e il consumo di selvaggina o carne di arbusti sono noti fattori di rischio.

Esistono due famiglie di questo virus: quella dell’Africa occidentale e quella del bacino del Congo (Africa centrale). Sebbene l’infezione da virus del vaiolo delle scimmie dell’Africa occidentale a volte porti a malattie gravi in ;;alcuni individui, la malattia è solitamente autolimitante.

È stato documentato che il tasso di mortalità per la famiglia dell’Africa occidentale è di circa l’1%, mentre per quella del bacino del Congo può arrivare fino al 10%.

Anche i bambini sono a rischio e il vaiolo delle scimmie durante la gravidanza.

Diabete: pazienti hanno rischio superiore di 2/3 volte di sviluppare parodontite

Chi soffre di diabete ha un rischio superiore di 2 o 3 volte di sviluppare la parodontite. Malattia infiammatoria cronica delle gengive, rispetto a un soggetto non diabetico.

Coloro che soffrono di parodontite, infatti, in Italia sono circa 8 milioni, con una probabilità del 20% in più di sviluppare diabete rispetto a soggetti con gengive sane.

A rivelarlo è la Società Italiana di Parodontologia e implantologia (SIdP), in vista della giornata mondiale del Diabete, che si celebra domani domenica 14 novembre.

‘Eccesso di zuccheri nel sangue e lo scarso controllo metabolico indotti dal diabete, spiega il Presidente Eletto della SIdP Nicola Marco Sforza, “sono associati a un maggior rischio di sviluppare parodontite e a una risposta peggiore alla terapia parodontale”.

Di contro la parodontite aumenta il rischio di diabete, ma anche di forme di pre-diabete come la sindrome metabolica, costituendo di fatto una complicanza frequente nei soggetti con diabete, per l’immissione nel sangue di citochine pro infiammatorie, che inducono insulino-resistenza e il conseguente aumento della glicemia.

Roma, ragazze violentate dopo feste, due arresti

Una minorenne ha denunciato a Roma una violenza sessuale. Si sarebbe convinta a denunciare dopo che una sua amica le aveva confessato di averlo fatto prima di lei.

Gli stupri in questione, sarebbero avvenuti nei mesi scorsi, in tempi di Covid e di coprifuoco, al termine di una festa a casa di amici, dove si bevevano tantissimi alcolici.

Le due giovanissime, si sarebbero addormentate e al risveglio avrebbero trovato loro conoscenti a violentarle. Uno di loro, è risultato essere indagato per la prima violenza.

Individuati dalla polizia i tre presunti responsabili. Per due di loro il Tribunale ha deciso la misura cautelare, per gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. La posizione del terzo ragazzo, essendo minorenne, sarebbe ora al vaglio della Procura dei minori.

Vaccino Astrazeneca, AiFA dispone la sospensione del lotto ABV2856. Campioni saranno analizzati dall’Iss

Il lotto sospeso dall’Aifa è quello relativo ai due casi di decessi rilevati in Sicilia dopo la somministrazione del vaccino anticovid. Una decina di persone iscritte nel registro degli indagati dai pm: tutta la catena di distribuzione fino al personale sanitario dell’ospedale militare che si è occupato dell’inoculazione. L’accusa è di omicidio colposo

 Sospeso un lotto del vaccino Astrazeneca, finito sotto esame dall’ente regolatorio della Danimarca e agenzie di altri stati membri dell’Ue. Dopo la segnalazione di alcuni eventi avversi, di natura anche grave, in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi appartenenti al lotto ABV2856.

Si tratta di una sospensione in via precauzionale. Con il divieto di utilizzo di tale lotto su tutto il territorio nazionale. L’agenzia si riserva di prendere ulteriori provvedimenti, ove necessario, anche in stretto coordinamento con l’Ema, agenzia del farmaco europea. Al momento non è stato stabilito alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e tali eventi. 

L’Aifa tuttavia “sta effettuando tutte le verifiche del caso, acquisendo documentazioni cliniche in stretta collaborazione con i Nas e le autorità competenti”.

In Sicilia consegnate 20.500 dosi del vaccino Astrazeneca appartenenti al lotto ABV2856, la cui somministrazione è stata sospesa dall’Aifa a seguito delle complicazioni in alcuni pazienti e delle morti sospette avvenute nell’Isola. Di queste, ne sono già state inoculate oltre 18 mila mentre la somministrazione di quelle rimanenti è stata sospesa. Il dato è stato reso noto dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, nel corso di una conferenza stampa“.