Archives

Andria, madre costringe il figlio di 9 anni a spacciare: arrestata

I carabinieri di Andria hanno posto in arresto due persone che utilizzavano un bambino, di appena nove anni, per consegnare droga ai loro clienti o per incassare debiti maturati da acquirenti costretti a saldarli in quanto minacciati. L’uomo di 50 anni, e la donna di 35, entrambi del posto, sono stati accusati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione e ricettazione, con l’aggravante di aver sfruttato minorenne, figlio di quest’ultima.

All’uomo il provvedimento cautelare è stato notificato in carcere poiché già a luglio di quest’anno, è stato sorpreso a spacciare droga e in possesso di armi. Dopo il suo arresto in flagranza, i militari hanno perquisito la sua abitazione trovando e sequestrando cocaina, materiale da taglio e per il confezionamento delle dosi, due pistole alterate e senza matricola oltre a una settantina di munizioni di diverso calibro.

E a seguire controlli basati su intercettazioni ambientali, telefoniche, monitoraggi telematici e pedinamenti, sono continuati ed è emerso anche che durante i colloqui in carcere con la compagna, il 50enne impartiva regole e modalità di gestione dello spaccio che la donna eseguiva impiegando, appunto, anche uno dei suoi due figli.

foto crediti vistonet

11enne bullizzato a scuola: “Non torno, meglio morire”

Undicenne costretto a ritirarsi dalla scuola per le continue angerie e sorprusi dei compagni di classe.

E’ accaduto in provincia di Treviso, in una classe di compagni di età compresa fra i 12 e i 14 anni.

Insulti, pestaggi e soprusi (registrazioni con il cellulare delle loro bravate), sino a che l’adolescente non ce l’ha fatta proprio quasi più è ha rivelato tutto ai propri genitori, che lo hanno subito ritirato dalla scuola, denunciando anche per bullismo ed istigazione al suicidio.

Il ragazzo infatti aveva detto loro che “sarebbe stato meglio morire che andare a scuola”.

Roma, 15enne accoltellato in strada: รจ grave

Ragazzino di 15 anni, di origini capoverdiane, è stato ricoverato in ospedale in codice rosso ed in pericolo di vita dopo essere stato accoltellato ad un braccio da un coetaneo.

Il fatto è avvenuto intorno alle 20 in viale Giulio Cesare, all’altezza della fermata metro Lepanto nel quartiere Prati.

In base a quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, sembrerebbe che il ragazzino sia stato aggredito per ragioni ancora da chiarire da un giovane che si è poi allontanato assieme ad altri tre amici. La vittima è stata trasportata all’ospedale Bambino Gesù di Roma.

Il ferimento è arrivato al culmine di una lite scoppiata, spiegano gli inquirenti, per futili motivi.

Rintracciato dalla polizia l’autore dell’aggressione, è un connazionale del giovane, di 16 anni.

Pisa, si spara accidentalmente con il suo fucile: morto 19enne campione mondiale di tiro al volo

Diciannovenne campione mondiale juniores di tiro a volo (skeet), Christina Ghilli, rimasto ferito in un incidente avvenuto al termine di una battuta di caccia con gli amici nei boschi di Montecatini val di Cecina, giovedì scorso in provincia di Pisa, a causa di un colpo di fucile all’addome e alla mano partito accidentalmente dal suo fucile, è morto nella notte all’ospedale di Cecina di Pisa.

Secondo quanto ricostruito, lo sparo e sarebbe partito quando il giovane si era piegato per raccogliere da terra i bossoli. Le sue condizioni sono state da subito disperate: trasferito in ospedale in codice rosso, i medici hanno tentato di salvarlo con un disperato intervento chirurgico all’addome per arrestare la grave emorragia in corso, ma il ragazzo è morto durante l’operazione.