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Von der Leyen, annuncia: “In due settimane il piano Ue sulle forniture di gas”

“La Commissione sta preparando un piano d’emergenza” se le cose peggiorassero sulle forniture di gas.

“E’ importante avere un approccio coordinato basato su due punti: chiedersi dove c’è più bisogno del gas e come fare in modo che più gas vada in queste aree.
In circa due settimane presenteremo questo piano”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in conferenza stampa.

Per il 26 luglio è prevista la convocazione di un vertice straordinario dei ministri europei dell’energia.

“Stiamo preparando questo piano perché non vogliamo che in caso di emergenza ci siano 27 interventi diversi a livello nazionale, come è accaduto all’inizio con il Covid. E questa non è la strada da seguire. Va bene che ogni Stato membro abbia il suo piano, ma se riduciamo la domanda di energia in alcuni settori dell’economia ciò deve avvenire senza che ostacoli il mercato interno”, ha spiegato poi aggiungendo che nel piano ci sarà anche il punto della “solidarietà attraverso la rete di gasdotti. Gas e petrolio devono essere distribuiti laddove ce ne più bisogno”, ma non includerà “un fondo Sure”.”Il G7 ha deciso di esaminare dei potenziali meccanismi per il price cap del petrolio – ha aggiunto von der Leyen – Sarebbe anche una buona piattaforma di cui potremmo disporre se dovessimo ipotizzare di fare anche un massimale per il gas”.

Petrolio, prezzo in caduta con aggravarsi covid in Cina

Il prezzo del petrolio vede registrare un calo a causa del Covid che si sta diffondendo di nuovo in Cina, dove il lockdown imposto in alcune grandi città, fra cui anche Shangai, sta facendo sentire ripercussioni sull’economia locale.

Il Wti del Texas arretra dunque del 2% arrivando a quotare 96,2 dollari al barile mentre il Brent perde l’1,6% a 101,1.

Le Borse cinese chiudono la seduta ai minimi intraday con pesanti perdite tra i timori sull’ondata di Covid-19 concentrata su Shanghai e i dati sui prezzi al dettaglio (+1,5%) e alla produzione (+8,3%) di marzo, risultati più alti delle attese a causa della guerra in Ucraina e dei lockdowan che stanno provocando problemi alle forniture ad ampio raggio, produzione, ecc: l’indice Composite di Shanghai del 2,61%, a 3.167,13 punti, mentre quello di Shenzhen perde il 3,33%, scivolando così a 2.011,45.

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