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Canadair dei Vigili del fuoco precipita sull’Etna, a bordo c’erano due piloti

Un Canadair dei Vigili del Fuoco è caduto durante le operazioni di spegnimento di un incendio a Linguaglossa, nel Catanese, precipitando mentre stava caricando l’acqua alle pendici dell’Etna.

A bordo c’erano i due piloti che al momento sono stati dati per dispersi. Sul posto sono giunti i carabinieri e il personale del 118.

Dalle prime informazioni, il velivolo sarebbe precipitato a seguito dell’urto avuto dalla carena contro la costa della montagna. Al momento nell’area sono al lavoro le squadre di ricerca e soccorso, si legge in una nota della Protezione civile siciliana.

Etna, il cratere di Sud-Est è ora la nuova vetta del vulcano

 

Gli eventi eruttivi che si sono succeduti negli ultimi mesi, in particolare nel 2021, hanno accumulato notevoli quantità di materiale lavico, in particolare sul cono del cratere di Sud-Est, che risulta essere il più giovane e attualmente il più attivo dei quattro crateri sommitali del vulcano.

Ebbene, ad oggi, si è registrata una importante variazione morfologica (ossia una variazione nella forma di alcune aree del vulcano), tra l’altro alzando il suo cono terminale.

Una nuova analisi realizzata grazie ad immagini satellitari ha dimostrato che il cratere di Sud-Est è ora più alto del cratere di Nord-Est, che da 40 anni è (era) la vetta indiscussa dell’Etna. Ora la quota del cratere tocca i 3.357 metri sul livello del mare (con un errore nella misurazione pari a più o meno tre metri).

Lo studio in questione, è stato realizzato dall’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) che ha utilizzato il satellite Pléiades per acquisire le immagini del vulcano. Le fotografie sono state riprese il 13 e il 15 luglio 2021 e poi sono state confrontate con rilevamenti simili eseguiti nel 2015.

Ricordiamo che l’Etna è il vulcano più alto e attivo d’Europa.

Etna, il risveglio con cenere e lapilli sino a Catania

Ieri pomeriggio intorno alle ore 16.10 l’Etna si è svegliato.

Importanti e preoccupanti fenomeni sismici ed eruttivi. Fontane di lava, nuvole gigantesche di cenere sopra la montagna e le città limitrofe.

Lapilli vulcanici che hanno raggiunto sino la città di Catania creando non pochi disagi alla popolazione.

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, ha emesso un comunicato stampa in cui ha spiegato il proseguire dell’attività sismica ed eruttiva, con lava dal cratere Sud Est e lungo la parete occidentale della Valle del Bove, dove il fronte lavico ha raggiunto anche la quota 2000 metri sul livello del mare. Dalla stessa “bocca” un trabocco lavico che ha prodotto un modesto collasso del fianco del cono generando un flusso piroclastico che si è sviluppato lungo la parete occidentale della valle del Bove. 

Contestualmente è avvenuto un altro trabocco lavico dal cratere di Sud Est che si è protratto sino a Nord andando in direzione della Valle del Leone.
L’Ingv sottolineato anche il permanere di tremori è anche elevato. Segnala la ricaduta di lapilli di grosse dimensioni a Nicolosi, Pedara, Mascalucia, Trecastagni: vere e proprie pietre che stanno causando seri danni e disagi.

Photo Credit Meteo Giornale.it