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“La Nuova Era del Cervello”, dal 13 al 19 Marzo la settimana mondiale

“La Nuova Era Del Cervello”: si apre così l’edizione 2023 della Settimana Mondiale del Cervello, che, come ogni anno è promossa dalla Società Italiana di Neurologia e vedrà lo svolgimento di iniziative dal 13 al prossimo 19 marzo in tutta Italia.

Campagna SIN che nasce con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla prevenzione e la lotta alle numerose malattie neurologiche fornendo anche, informazioni sui principali progressi raggiunti dalla ricerca scientifica.

Nuove tecnologie unite all’applicazione dell’Intelligenza Artificiale che apriranno nuovi scenari nella diagnosi precoce e nel trattamento della Malattia di Alzheimer, dove è possibile intravedere nuovi orizzonti di cura grazie ai recenti esiti positivi degli studi sulle terapie biologiche dirette contro l’amiloide, proteina marker della malattia. Ulteriori aggiornamenti anche in campo preventivo per rallentare l’esordio della demenza, grazie alla combinazione della stimolazione cognitiva, della dieta mediterranea e dell’esercizio fisico (Studio FINGER).

Inattese prospettive di trattamento si prevedono anche per la Malattia di Parkinson grazie a una ricerca tutta italiana: attraverso l’analisi della saliva, non solo si può fornire una diagnosi precisa ma addirittura prevedere la progressione della malattia. Inoltre, riguardo i nuovi ambiti terapeutici, importanti risultati sono emersi dall’utilizzo di ultrasuoni focalizzati sotto guida della Risonanza Magnetica (Magnetic Resonance guided Focused UltraSound) nei pazienti farmacoresistenti: i FUS provocando una lesione di una piccola area di tessuto cerebrale, il globo pallido, riducono da subito i tremori e con una efficacia che si mantiene a lungo nel tempo.

E nel campo della prognosi dell’emicrania, nuove metodologie diagnostiche sono state utilizzate per studiare i valori di concentrazione di CGRP nel plasma e nel liquido lacrimale delle pazienti emicraniche dimostrando che i livelli di CGRP nel liquido lacrimale aumentano durante la fase mestruale a causa degli estrogeni.

Per questa patologia, nell’ambito della profilassi, oltre alla tossina botulinica, è ormai assodato il ruolo fondamentale dei nuovi farmaci monoclonali diretti contro il CGRP che riducono frequenza e intensità degli attacchi con iniezioni bi- o tri-mensili.

“La messa a punto dei nuovi farmaci monoclonali cosiddetti biologici– evenzia il Prof. Alfredo Berardelli, Presidente della Società Italiana di Neurologia – sta aprendo una nuova era nella cura di gran parte delle malattie neurologiche. In questa edizione della Settimana Mondiale del Cervello, la SIN intende sottolineare i significativi progressi verificatisi non solo nella prevenzione, ma anche nella diagnosi precoce e nelle terapie che oggi possono essere impiegati per un efficace trattamento delle malattie neurologiche”.

In Italia, le malattie neurologiche hanno un forte impatto sulla popolazione: ben 12 milioni gli italiani affetti da disturbi del sonno; oltre 6 milioni soffrono di emicrania, 2/3 circa dei quali sono donne; 1 milione coloro che convivono ogni giorno con la Malattia di Alzheimer e hanno bisogno di costante assistenza; 400.000 le persone colpite da Malattia di Parkinson; la Sclerosi Multipla affligge circa 90.000 donne e uomini che devono convivere ogni giorno con i sintomi di una malattia che induce disabilità progressiva, ma anche con le difficoltà legate ai servizi sanitari e assistenziali. Numeri ugualmente preoccupanti sono quelli che descrivono i casi di ictus, quasi 200.000 nuovi casi ogni anno e circa 1 milione di persone vivono con gli esiti invalidanti della malattia.

Nella settimana dal 13 al 19 marzo i neurologi apriranno le porte dei luoghi dove lavorano e studiano, per condividere con i pazienti e con il pubblico gli obiettivi comuni e le strategie per combattere le malattie del cervello. Le iniziative gratuite riguarderanno incontri divulgativi, convegni, attività per gli studenti delle scuole e open day. Il calendario degli eventi sarà disponibile su www.neuro.it

“Il cervello ai tempi del Covid”: la SIN fa chiarezza su legame vaccino e malattie neurologiche

Le complicanze e i disturbi neurologici da pandemia saranno transitori o permanenti? Quale sarà l’impatto dei vaccini sul sistema nervoso? La Società Italiana di Neurologia (SIN) fa chiarezza in occasione della Settimana del Mondiale del Cervello, la campagna di sensibilizzazione promossa nel nostro Paese dal 15 al 21 marzo dal titolo appunto“Il Cervello ai tempi del Covid”.

Sono ormai centinaia, infatti, gli studi scientifici pubblicati a livello internazionale sulle complicanze neurologiche dell’infezione da Covid-19, tanto che ormai si parla di “NeuroCovid”.  L’infezione può colpire sia il sistema nervoso centrale – con cefalea, vertigini, disturbi dello stato di coscienza (confusione, delirium, fino al coma), encefaliti, manifestazioni epilettiche, disturbi motori e sensitivi, maggiore incidenza di ictus con maggiore severità – sia il sistema nervoso periferico, con perdita o distorsione del senso dell’olfatto, del gusto, neuralgie e sindrome di Guillan-Barrè.

Anche nella fase successiva alla malattia sono emersi vari problemi quali astenia protratta, disturbi di concentrazionedisturbi della memoria e comportamentali, che potrebbero essere collegati a piccoli danni vascolari o infiammatori del sistema nervoso, con ripercussioni a lungo termine.

Inoltre, nei mesi di prolungato isolamento e alterazione dei ritmi di vita e delle abitudini sociali, si evidenzia un peggioramento dei sintomi comportamentali e un aumento del decadimento cognitivo per le oltre 1.200.000 persone affette in Italia da demenza, di cui 720.000 da Alzheimer, e una maggiore incidenza dei disturbi del sonno, che riguardano mediamente 12 milioni di italiani e che durante la pandemia ne ha colpiti circa 24 milioni.

“Abbiamo assistito nel corso dell’ultimo anno a continue conferme della correlazione tra Covid 19 e malattie neurologiche – sottolinea il Prof. Gioacchino TedeschiPresidente della Società Italiana di Neurologia e Direttore Clinica Neurologica e Neurofisiopatologia, AOU Università della Campania “Luigi Vanvitelli” di Napoli – Proprio per questa ragione la Società Italiana di Neurologia sta portando avanti progetti di ricerca e studi clinici per indagare in maniera approfondita su questo legame, con l’obiettivo di chiarire la portata e la durata degli effetti neurologici, e mettere a punto protocolli clinici che aiutino gli specialisti a intervenire tempestivamente per contrastarne i danni”.

Dal 13 marzo partiranno gli eventi virtuali organizzati su tutti il territorio nazionale e, fino a maggio, la SIN proporrà ogni settimana un webinar gratuito aperto a tutti i cittadini dal titolo “Pillole di Covid” che offrirà informazioni e aggiornamenti sulle correlazioni tra Covid e malattie neurologiche. Il calendario è disponibile sul sito della SIN www.neuro.it e i webinar verranno trasmessi sulla pagina Facebook della società scientifica.