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Cheratosi attinica: 14 Ottobre screenings gratuiti a Roma all’Istituto dermatologico San Gallicano

Si presenta con lesioni cutanee piane o in rilievo, ruvide o squamose, di colore rosso, marrone, bianco o rosa, che possono essere facilmente confuse anche con semplici inestetismi. Ma in realtà potrebbero essere campanelli d’allarme. Stiamo parlando della cheratosi attinica, patologia della pelle che interessa in particolare le persone con un’età avanzata e la pelle chiara, ma non solo, con una prevalenza del 27,4% negli over 30 (Fargnoli et al, 2017). Una patologia da non sottovalutare perché la cheratosi attinica può evolvere verso una forma invasiva di tumore cutaneo, il carcinoma squamocellulare.

Diagnosi precoce è la parola d’ordine: la cheratosi attinica se individuata in tempo può essere trattata, così da ridurne la possibile progressione e la potenziale pericolosità. Insomma, più precoce è la diagnosi, più facile è la cura. Ecco, quindi, che per sensibilizzare la popolazione a rischio, aumentando il grado di consapevolezza sulla patologia, prende il via la campagna “Derma Point, facciamo il punto sulla cheratosi attinica”, con il contributo non condizionante di Almirall in collaborazione con SIDeMaST, la Società Italiana di Dermatologia e malattie sessualmente trasmesse

Da settembre a novembre 2023 saranno coinvolte 12 strutture ospedaliere/universitarie distribuite sul territorio nazionale, con una giornata di screening dermatologico. All’Istituto Dermatologico San Gallicano, in Via Fermo Ognibene 23 a Roma, il 14 ottobre dalle 9 alle 13 i dermatologi coordinati dal Dott. Pasquale Frascione, Direttore UOSD Dermatologia Oncologica della struttura, offriranno consulti gratuiti per favorire la diagnosi di una patologia ad oggi ancora troppo spesso sottovalutata. Prenotazione obbligatoria al link: https://eventi.derma-point.it/roma3

“Le macchie della pelle non sono tutte uguali ed alcune necessitano di attenzioni specifiche perché potenzialmente gravi – spiega il Prof. Giuseppe Argenziano, Presidente della SIDeMaST – tra queste ci sono le cheratosi attiniche. Esse compaiono infatti per l’80% su aree del corpo esposte al sole, quindi viso, collo, mani, avambracci e cuoio capelluto, soprattutto nelle persone meno giovani, di carnagione chiara. Negli stadi iniziali possono essere più facili da sentire alla palpazione che da vedere. Solitamente sono asintomatiche, talvolta dolorose, soprattutto possono evolvere in un tumore cutaneo, il carcinoma squamocellulare. Per questo diagnosticarle e trattarle precocemente è indispensabile”.

Gli fa eco il Dott. Pasquale Frascione, Direttore UOSD Dermatologia Oncologica All’Istituto Dermatologico San Gallicano: “La diagnosi di cheratosi attinica viene effettuata facilmente con una visita dermatologica. Nella maggioranza dei casi non è necessario l’esame istologico per la conferma della diagnosi ma basta solamente un dermatoscopio. Una biopsia potrà essere utile nel caso si sospetti che la lesione sia tramutata in tumore. Rivolgersi ad un dermatologo è fondamentale per scegliere il miglior percorso terapeutico. Ogni scelta deve essere presa dal dermatologo in base al tipo di lesione e alle caratteristiche del paziente: età, patologie concomitanti (trapiantati) ed il buon funzionamento dello stato immunitario. Il trattamento delle cheratosi attiniche presenta numerose opzioni: da trattamenti con farmaci topici, al laser (terapia fotodinamica), alla crioterapia etc”.

“Te lo chiedono le ossa”, campagna su complicanze metastasi, con testimonial Rosanna Banfi

Nella Giornata mondiale della Salute Fondazione Aiom lancia la campagna “Te lo chiedono le ossa”, col patrocinio di Ropi (Rete Oncologica Pazienti Italia) e il supporto non condizionante di Amgen Italia. Obiettivo far luce sull’importanza di prevenire le complicanze correlate alle metastasi ossee.

“La cura delle ossa – spiega Stefania Gori, presidente Fondazione Aiom- è parte del percorso terapeutico. E’ importante prendersi cura anche delle ossa perché continuino ad essere un solido sostegno”. “Oggi – aggiunge Giuseppe Procopio, responsabile S.S. Oncologia Medica Genitourinaria dell’Int di Milano- esistono trattamenti specifici, come i farmaci antiriassorbitivi, che se adottati tempestivamente permettono di massimizzare la prevenzione delle complicanze scheletriche e salvaguardare la qualità di vita”.

La campagna ha un sito www.telochiedonoleossa.it e un canale social, con una pagina Facebook e quello di Fondazione Aiom.

La testimonial è Rosanna Banfi. “Sostenere l’iniziativa -conclude Maria Luce Vegna, direttore medico Amgen Italia- rappresenta un’evoluzione naturale dell’impegno in oncologia, che ci consente di conoscere le esigenze dei pazienti”.