Draghi, i nomi che circolano per una possibile compagine di governo

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Se anche il secondo giro di colloqui dovesse andare in direzione di un consenso parlamentare garantito, Draghi potrà procedere con la formazione di una squadra di governo. E il nodo sarà però capire quanto spazio dare ai tecnici e quanto ai politici per la composizione dell’esecutivo.

M5S – Di Maio si vocifera che potrebbe essere uno dei due o tre ministri del M5s: alla Farnesina e continuare il lavoro che aveva iniziato con il governo Conte bis

Altro ministero potrebbe affidato a Stefano Patuanelli e un terzo al reggente Vito Crimi oppure al premier uscente Giuseppe Conte, se fosse intenzionato a far parte del partito.

PARTITO DEMOCRATICO – Due ministeri del Pd potrebbero andare ad Orlando, Guerini, Franceschini e Delrio.

LEGA – Per la Lega si vocifera che un ministero potrebbe essere affidato a Giorgetti (anche come possibile sottosegretario a Palazzo Chigi). E Giulia Bongiorno andare alla Pubblica amministrazione, mentre Gianmarco Centinaio a qualche dicastero di peso.

FORZA ITALIA – Forza Italia potrebbe invece puntare sul vicepresidente Antonio Tajani e sulla capogruppo alla Camera Mariastella Gelmini

ITALIA VIVA – Italia Via scegliere a chi affidare un ministero tra Ettore Rosato e Teresa Bellanova.

LEU – Leu invece punta alla riconferma di Roberto Speranza alla Sanità ma resta il rebus dell’ok da parte del partito.

Non è escluso infine un ministero anche per i partiti centristi-europeisti. Si parla di Bruno Tabacci (ai rapporti con il Parlamento) o Emma Bonino.

I TECNICI – Se 10-12 sono i misteri affidati ai politici, i restanti 8-10 sarebbero affidati a dei tecnici scelti da Draghi. Si tratterebbe di ministeri “di spesa” più importanti. Inoltre anche gli Affari europei, andare a qualche tecnico per la spesa del Recovery.

ECONOMIA E MISE – Per l’Economia potrebbe essere chiamato a dare una mano il dg di Bankitalia Daniele Franco, seguito da Dario Scannapieco, Luigi Federico Signorini ed Ernesto Maria Ruffini. A uno di loro anche il Mise.

LAVORO – Al Lavoro, potrebbe essere la volta di Enrico Giovannini, Tito Boeri o della professoressa Luisa Torchia.

ISTRUZIONE E GIUSTIZIA – Per l’Istruzione si fanno si parlerebbe del professor Patrizio Bianchi oppure dell’ex segretario generale del Senato Antonio Malaschini. Per la Giustizia continua l’ipotesi è quella dell’ex presidente della Corte costituzionale Marta Cartabia.

INTERNO E SALUTE – Possibile ritorno di Luciana Lamorgese, alla Salute se Leu non rimanesse in maggioranza e quindi saltasse Speranza, i nomi potrebbero essere quelli della virologa Ilaria Capua o di Antonella Polimeni, rettrice della Sapienza.

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