Un uomo di origini tunisine di 30 anni è stato fermato con l’accusa di aver violentato una ragazza di 17 anni, con fragilità psichiche, la tarda serata del 14 settembre ai Giardini Margherita di Bologna.
Lunedì è stato indagato, a suo carico anche precedenti penali, e interrogato dal pm Michele Martorelli, che ha coordinato le indagini dei carabinieri, e ha respinto le accuse. E’ difeso di ufficio dall’avvocato Alessandro Armaroli e si attende l’udienza di convalida del provvedimento.
L’uomo è accusato di aver ceduto hascisc alla ragazza e di averla indotta a seguirla in una zona isolata del parco pubblico, per poi abuisare anche di lei.
Nell’interrogatorio ha riferito di non conoscere la vittima e di non essere andato ai Giardini Margherita in quel periodo. A suo carico ci sarebbe, però, un’impronta digitale sulla bottiglia che la stessa vittima ha indicato come bevuta dall’aggressore e materiale genetico riferibile all’indagato, sugli abiti della ragazza e su un filtro di sigaretta trovata sul luogo.