A Ornavasso, comune della Bassa Ossola nel Verbano-Cusio-Ossola: un ragazzo di 34 anni, Nicolò Borghini è stato ucciso dal proprio genitore, di anni 63, al culmine di un violento litigio.
L’arma utilizzata è un fucile, regolarmente detenuto dal padre. La vittima, secondo la prima ricostruzione dei fatti fatta dalle forze dell’ordine, avrebbe avuto problemi di droga. I due vivevano insieme in una villetta nella quale, al momento dell’omicidio, era presente anche la madre del ragazzo. Il padre è stato arrestato dai carabinieri.
L’arma utilizzata per l’omicidio è stata sequestrata dai militari, insieme ad altri quattro fucili, tutti detenuti regolarmente dal padre e l’abitazione è stata posta sotto sequestro. In giornata i carabinieri eseguiranno ulteriori sopralluoghi per effettuare i rilievi tecnici del caso.
Il padre è stato sentito in caserma. La vittima, secondo i primi riscontri effettuati, dagli investigatori, avrebbe avuto precedenti di polizia.
Dai primi accertamenti rilevati, sembrerebbe che la vittima avesse iniziato un’accesa lite con i due genitori nel corso della quale ha iniziato ad alzare le mani su di loro in modo anche violento. Al culmine di questa concitata lite il 64enne ha attinto il figlio con un colpo di fucile, legalmente detenuto, uccidendolo. Subito dopo ha chiamato i carabinieri dicendo cosa era avvenuto e chiedendo il loro prontissimo intervento.
Come da sopra detto, al loro arrivo i carabinieri del Radiomobile di Verbania e della Stazione di Premosello Chiovenda, hanno constatato quanto effettivamente dichiarato dall’uomo, identificando i presenti ed isolando la scena del crimine. Quasi contemporaneamente è giunta un’ambulanza, chiamata dai carabinieri, il cui personale sanitario ha constatato il decesso del giovane e stilato un primo referto ai genitori che avevano subito le percosse dal figlio. I rilievi tecnici sono stati eseguiti dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Verbania e, al termine delle attività tecniche sia l’arma utilizzata, un fucile da caccia cal. 12, che l’appartamento sono stati posti sotto sequestro per i successivi accertamenti disposti dal PM di turno, dott.ssa Carrera, anche lei giunta ad Ornavasso per seguire in prima persona le attività.
Una volta accompagnati tutti in caserma a Verbania, i testimoni sono stati escussi dai carabinieri e
l’autore dell’omicidio direttamente interrogato alla presenza del legale dalla dott.ssa Carrera.
Al termine delle attività l’uomo è stato associato al carcere di Verbania su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Comunicato stampa Carabinieri di Verbania e Comando Generale di Roma
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