Al via al Senato l’esame della riforma costituizionale della Giustizia per la separazione delle carriere tra magistratura inquirente e requirente approvata dalla Camera nella prima delle quattro letture richieste.
L’iter a palazzo Madama inizia in commissione Affari costituzionale.
Il relatore è il presidente FdI della stessa commissione, Alberto Balboni. La premier Giorgia Meloni, aveva annunciato ieri sui social di essere indagata per favoreggiamento e peculato. Un avviso di garanzia che lei – insieme a Carlo Nordio, Matteo Piantedosi e Alfredo Mantovano – ha ricevuto per la gestione del caso del comandante libico Najeem Osema Almasri Habish, arrestato e poi essere rilasciato e riportato in Libia con aereo di Stato dei servizi.
Una notifica che è arrivata da parte del procuratore capo di Roma Francesco Lo Voi «quello del fallimentare processo» contro Matteo Salvini su denuncia dell’avvocato Luigi Li Gotti «molto vicino a Romano Prodi», come puntualizza la premier ribadendo, in un messaggio tanto breve quanto duro, che lei non è «ricattabile» e non si lascerà «intimidire» dalla magistratura.
L’avvocato e politico crotonese 78enne, noto tra l’altro per essere stato difensore di Tommaso Buscetta, Totuccio Contorno, Giovanni Brusca, Francesco Marino Mannoia e Gaspare Mutolo, nel documento chiede “che vengano svolte indagini sulle decisioni adottate e favoreggiatrici del suddetto Osama Almasri, nonché sulla decisione di utilizzare un aereo di Stato per prelevare il catturato (e liberato) a Torino e condurlo in Libia”.
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