“Nulla è impossibile a Dio: pace e disarmo sono possibili. Ma Dio vuole la nostra volontà”. Con queste parole Papa Francesco ha concluso l’Angelus in piazza San Pietro, rinnovando l’intenzione di affidare alla Madonna l’intercessione per la pace “in particolare per la martoriata Ucraina che soffre tanto”.
“La Parola di Dio ci insegna che custodire la nostra bellezza richiede un costo, una lotta – è un altro passaggio dell’Angelus – il Vangelo ci mostra infatti il coraggio di Maria, che ha detto sì a Dio, che ha scelto il rischio di Dio, e il brano della Genesi, a proposito del peccato originale, ci parla di una lotta contro il tentatore e le sue tentazioni. Ma anche per esperienza lo sappiamo: costa fatica scegliere il bene, custodire il bene che è in noi. Pensiamo a quante volte l’abbiamo sciupato cedendo alle lusinghe del male, facendo i furbi per i nostri interessi o facendo qualcosa che ci avrebbe inquinato il cuore; o anche buttando via tempo in cose inutili e dannose, rimandando la preghiera e dicendo ‘non posso’ a chi aveva bisogno di noi, quando invece potevamo. L’Immacolata ci aiuti a custodire dal male la nostra bellezza”.
E poi il papa ha continuato dicendo “Maria, l’unica creatura umana senza peccato nella storia, è con noi nella lotta, ci è sorella e soprattutto Madre”, ha detto ancora Bergoglio, “e noi, che facciamo fatica a scegliere il bene, possiamo affidarci a lei. Affidandoci, consacrandoci alla Madonna, le diciamo: ‘Tienimi per mano, guidami tu: con te avrò più forza nella lotta contro il male, con te riscoprirò la mia bellezza originaria’. Affidiamoci a Maria oggi, ogni giorno, ripetendole: ‘Maria, ti affido la mia vita, la mia famiglia, il mio lavoro, il mio cuore e le mie lotte. Mi consacro a te’”.
Il Papa ha ricordato che nel pomeriggio sarà a Santa Maria maggiore e in piazza di Spagna “per compiere il tradizionale omaggio e la preghiera alla Immacolata”