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Dopo la strage di migranti avvenuta davanti alle coste di Cutro (Crotone), costato la vita ad almeno 45 persone (tra cui molti bambini, donne e un neonato), sono arrivate le parole della premier Giorgia Meloni. Il governo “è impegnato a impedire le partenze e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuerà a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione agli Stati di partenza e di provenienza”. Il premier ha aggiunto poi che “si commenta da sé l’azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l’illusione di un’immigrazione senza regole”.

Il ministro dell’interno Piantedosi, ha fatto eco alla premier Giorgia Meloni con queste parole “Tragedia immane, vanno fermate le partenze” “Il naufragio avvenuto al largo delle coste calabresi mi addolora profondamente e ci impone innanzitutto il profondo cordoglio per le vite umane spezzate”. “È una tragedia immane – ha proseguito Piantedosi – che dimostra come sia assolutamente necessario contrastare con fermezza le filiere dell’immigrazione irregolare, in cui operano scafisti senza scrupoli che pur di arricchirsi organizzano questi viaggi improvvisati, con imbarcazioni inadeguate e in condizioni proibitive. E’ fondamentale proseguire in ogni possibile iniziativa per fermare le partenze e che non vengano in alcun modo incoraggiate traversate che, sfruttando il miraggio illusorio di una vita migliore, alimentano la filiera dei trafficanti e determinano sciagure come quella di oggi”.

Infine le parole del vice premier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini “Fermare trafficanti è dovere morale” “Una tragedia. Ormai gli scafisti mettono in mare ‘barchini’ sempre meno sicuri e malandati, incassando, sulla pelle di queste persone, milioni di dollari reinvestiti in armi e droga. Fermare i trafficanti di esseri umani è un dovere morale di tutti, soprattutto per salvare vite innocenti. Una preghiera per questi poveri morti”.

barcone in legno carico di migranti si è spezzato in due a causa del mare molto agitato.

Nella barca c’erano almeno 180 persone. Tra i sopravvissuti, cinquantanove migranti sono stati accolti al cara di Isola Capo Rizzuto e altri ventinove trasferiti in ospedale. Uno di loro è in gravissime condizioni. Tutti i ricoverati sarebbero giovani sotto i trent’anni e la metà di loro minorenni. Da quanto si apprende l’imbarcazione sarebbe partita da Smirne, in Turchia, circa 4 giorni fa.

foto crediti ildispaccio.it