Non c’è nessun accordo sull’adeguamento retributivo nei confronti di colf, badanti e baby sitter. Dopo l’ultima riunione di stamattina tra le associazioni datoriali rappresentate dalla Fidaldo e i sindacati dei lavoratori domestici (Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs e Federcolf ), con questi ultimi che hanno rifiutato la proposta dei datori di lavoro.
Conseguenza del mancato accordo tra le parti, il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro domestico che prevede che venga introdotto un aumento delle retribuzioni minime di categoria dell’80% dell’indice Istat.
Sull base all’inflazione attuale, il mancato accordo comporterà un adeguamento del 9,2% sulle retribuzioni minime a partire da gennaio 2023. E per quanto riguarda le indennità di vitto e alloggio, invece, siccome il ccnl prevede un aumento del 100% sull’indice Istat, esse aumenteranno dell’11,5%.