Carabinieri, arrestate 36 persone per corruzione e immigrazione clandestina tra Salerno, Napoli e Caserta
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Trentasei persone sono finite agli arresti domiciliari in esecuzione di un’ordinanza del gip di Salerno. A eseguire il provvedimento dalle prime ore di questa mattina i carabinieri per la tutela del lavoro, con la collaborazione di militari della guardia di finanza del comando provinciale di Salerno, su delega della Dda di Salerno. Eseguito anche un decreto di sequestro preventivo di somme di denaro ritenuto provento dell’attività illecita.

Il provvedimento è collegato a un utilizzo fraudolento della normativa disciplinata dai decreti flussi e emersione a partire dal 2020 nelle provincie di Salerno, Napoli e Caserta.

Nell’inchiesta la procura di Salerno contesta a decine di indagati le accuse di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, corruzione, falso in atto pubblico e autoriciclaggio.

Arrestato e messo ai domiciliari anche Nicola Salvati, tesoriere regionale della Campania del Pd.

Oltre a lui sono state arrestate altre 35 persone, accusate come Salvati anche di corruzione, falso in atto pubblico e autoriciclaggio. Salvati nel frattempo è stato sospeso in via cautelativa dal suo incarico dal partito Pd.

Secondo il giudice per le indagini preliminari (gip) di Salerno, Salvati e le altre persone coinvolte nell’inchiesta avrebbero ricevuto denaro per garantire a oltre 2mila cittadini extracomunitari di ottenere permessi di soggiorno e falsi nulla osta lavorativi, avvalendosi di aziende compiacenti o create appositamente, oltre che di professionisti e intermediari pubblici e privati.

Nei confronti degli indagati sono contestate anche le ipotesi di corruzione, falso in atto pubblico e autoriciclaggio. È stato eseguito anche un decreto di sequestro preventivo di somme di denaro ritenute provento dell’attività illecita. Un volume di affari illeciti per un ammontare di diversi milioni di euro.

 

 

ph credit carabinieri