Arrestato in Italia su richiesta Usa per spionaggio sui vaccini anti-Covid
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Un 33enne di anzionalità cinese è stato tratto in arresto, il 3 luglio scorso, all’aeroporto di Malpensa, dove era appena arrivato, in esecuzione di un mandato Usa. L’uomo è coinvolto in un’inchiesta dell’Fbi perché accusato di far parte di un team di hacker che avrebbe effettuato operazioni di spionaggio, in particolare nel 2020 su vaccini anti-Covid in produzione all’Università del Texas.

Per il cinese è fissata ora per martedì l’udienza sulla richiesta estradizione degli Usa. Secondo la sua famiglia, il 33enne è un semplice tecnico di un’azienda informatica.

Il 33enne cinese è accusato, oltre che di aver spiato con un team di hacker connazionali “università, immunologi e virologi” negli Stati Uniti dallo scoppio della pandemia Covid, anche di aver fatto parte di “una campagna di intrusione informatica su larga scala orchestrata” dal governo cinese, che ha “preso di mira migliaia di computer in tutto il mondo”, nota come “Hafnium”, per aver informazioni su “varie politiche del governo statunitense”.

 

ph credit pixabay