María Corina Machado vince il premio Nobel per la Pace nel 2025. Attivista venezuelana per i diritti umani, è stata deputata dell’Assemblea nazionale del Venezuela dal 2011 al 2014, ed è la fondatrice del movimento politico Vente Venezuela, cofondatrice dell’associazione civile Súmate e membro, insieme ad Antonio Ledezma e Diego Arria, della piattaforma cittadina “Io sono il Venezuela”.
È stata premiata “per il suo instancabile lavoro nella promozione dei diritti democratici del popolo venezuelano e per la sua lotta per raggiungere una transizione giusta e pacifica dalla dittatura alla democrazia”.
Machado dopo l’annuncio, come rivela un video del team stampa, ha detto: “Sono sotto shock”. Secondo il segretario del Comitato, ripreso dal Guardian, ha affermato: “Questo è un premio per un intero movimento”.
La motivazione
Come ricorda il Comitato per il Nobel, nell’ultimo anno, “Machado è stata costretta a vivere in clandestinità. Nonostante le gravi minacce alla sua vita, è rimasta nel Paese, una scelta che ha ispirato milioni di persone. Quando i regimi autoritari prendono il potere, è fondamentale riconoscere i coraggiosi difensori della libertà che si ribellano e resistono. La democrazia dipende da persone che si rifiutano di rimanere in silenzio, che osano farsi avanti nonostante i gravi rischi e che ci ricordano che la libertà non deve mai essere data per scontata, ma deve sempre essere difesa – con le parole, con coraggio e con determinazione”.
“Il Premio Nobel per la Pace 2025 va a una coraggiosa e impegnata paladina della pace, a una donna che mantiene accesa la fiamma della democrazia in mezzo a un’oscurità crescente. Maria Corina Machado, come leader del movimento democratico in Venezuela, è uno degli esempi più straordinari di coraggio civile in America Latina negli ultimi tempi. La signora Machado è stata una figura chiave e unificante in un’opposizione politica un tempo profondamente divisa, un’opposizione che ha trovato un terreno comune nella richiesta di libere elezioni e di un governo rappresentativo. Machado ha unito l’opposizione del suo Paese. Non ha mai vacillato nel resistere alla militarizzazione della società venezuelana. È stata ferma nel suo sostegno a una transizione pacifica verso la democrazia. Maria Corina Machado ha dimostrato che gli strumenti della democrazia sono anche gli strumenti della pace. Incarna la speranza di un futuro diverso, un futuro in cui i diritti fondamentali dei cittadini siano tutelati e le loro voci siano ascoltate. In questo futuro, le persone saranno finalmente libere di vivere in pace”. Le parole di Jørgen Watne Frydnes, presidente del Comitato norvegese, al momento dell’assegnazione.
La leader dell’opposizione venezuelana Maria Corina Machado ha lanciato un appello a Papa Leone XIV affinché interceda con il governo di Caracas per favorire la scarcerazione dei detenuti politici nel Paese, tra cui l’italiano Alberto Trentini.